La Santa Piccola (Italia, 2021)

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Come anticipato nei commenti da Claudio, il Blog Caprenne  presenta una novità. L’importanza di tenere in piedi un progetto come quello creato con Caprenne è fondamentale per permettere la visione di film a tematica QUEER, altrimenti quasi impossibile per molti di Voi. Operare un lavoro come quello iniziato da Claudio, a cui rivolgiamo i nostri complimenti, comporta un lavoro notevole. Tra ricerca e visione di film. La loro sottotitolazione e revisione. Fino ad arrivare alla parte finale e tangebile: la pubblicazione. Tutto questo è oneroso per una sola persona. Il rischio è di perdere questo prezioso patrimonio. E’ con grande piacere che Vi annunciamo “un rinforzo”, ovvero un piccolo gruppo, che aiuterà ed affiancherà Claudio nell’aggiornare e tenere in vita il suo bellissimo Blog. Lo faremo cercando di tenere fede alla sua linea, ma apportando anche qualche novità. Come quella di recensire film nuovi. Il gruppo è per ora composto da chi Vi sta scrivendo, Sauro, da Claude, Frank e Mauro. Ed ovviamente, Claudio! Per le recensioni invece avremo collaborazioni esterne dal Cineforum Esse Vu di Bologna. Cercheremo di non deluderVi e faremo del nostro meglio. Cominciamo con una novità:  la prima “recensione” operata dal nuovo gruppo. Il film è La Santa Piccola. Il film è disponibile sulla piattaforma  NetfliX. Di seguito le nostre “prime recensioni” 😊

La Santa Piccola. Napoli, Rione Sanità. La povertà. Il disagio. I pratagonisti sono Lino, riccioli biondi, fisico statuario da bronzo di Riace, interpretato da Francesco Pellegrino. Mario, interpretato da Vincenzo Antonucci. La piccola Annaluce, la Santa Piccola, interpretata da Sofia Guastaferro. Ed infine ma non ultima la mamma di Lino e Annaluce, Perla, interpretata da Pina di Gennaro. Perla è esaurita, persa nella sua casa, dove fuma e basta. Lino manda avanti come puà la baracca, con i suoi “lavoretti da quattro soldi”, come in una scena gli rinfaccia la sua mamma. Annaluce. detta Nanù, va a scuola. Un giorno avviene un miracolo. Nanù durante una processione fa risorgere una colomba. Il mito. La sua fama si espande. La casa diventa un pellegrinaggio. La fede non si può spiegare quando si vive la tragedia, la malattia, il dolore. Ci si aggrappa a tutto. Annaluce diventa la Santa Piccola. Le storie cominciano a scorrere parallele, tra il divenire della santità di Nanù, e i due amici “fraterni”, Lino e Mario. Ma Mario prende consapevolezza, giorno dopo giorno, che il sentimento che lo lega a Nino non è più soltanto l’amicizia fisica tra “napoletani”, fatta di abbracci, bacetti sui capelli, ma è diventato qualcosa di molto più grande. Lino si è innamorato del suo migliore amico Lino. Struggente la scena di sesso a tre, dove Lino e Mario fanno sesso, a pagamento, con una ricca signora della borghesia bene napoletana. Dove lino vive un sesso non diretto con il suo amato. Soltanto chi ha provato l’innamoramento non ricambiato per un’altra persona può profondamente provare empatia per Mario. Ma non sappiamo se  Lino effettivamente respinga o ricambi l’amore di Mario. Probabilmente no, ma non è scontato. Il finale è aperto.  (Sauro)

Credo che il bello del film sia l’equilibrio ed l’eterno dualismo tra sacro e profano. Da una parte la Fede, la Santità e spiritualità, dall’altra la sensualità e sessualità dei protagonisti maschili. Il film è piacevole perché è fatto di immagini/quadri che mettono in mostra più che dire. La critica alla religione quando diventa mercificazione della fede (con la mamma e il prete che “vendono” la piccola Santa). Ma anche la bella scena di sesso a 3; fatta non tanto per mostrare corpi nudi, ma per far capire attraverso gli sguardi dei 2 ragazzi il non detto ( il desiderio di Mario per l’amico e dall’altra perdita e sofferenza di Lino perché non più pilastro della famiglia). Credo che sia un film pieno di sensualità, mostra una Napoli povera, ma piena di quella malizia che conosco bene. I personaggi in un certo modo sono tutti prigionieri di qualcosa: di un rione dal quale vogliono fuggire, da una vita vuota, dal Culto, dal ruolo di cardine famigliare, dall’orientamento sessuale. Alla fine per chi si accetta per quello che è, e non per quello che altri si aspettano, sembra esserci una liberazione.  (Fabio)

I protagonisti del film Lino e Mario 

Una bellissima ed intensa scena del film 

La mamma Perla

Lino con la sorellina AnnaLuce detta nanù

Una scena del film che ritrae l’affetuosità innocente tra Lino e Mauro

Cast
Francesco Pellegrino è Lino
Vincenzo Antonucci è Mario
Sofia Guastaferro  è  Annaluce, la Santa Piccola
Pina Di Gennaro  è Perla, la mamma
Gianfelice Imparato è  Don Gennaro

Regia di Silvia Brunelli

Il trailer del film

Una risposta »

  1. Bravi ! Da diversi anni usufruisco con soddisfazione delle pubblicazioni di questo sito. Sono contento di apprendere che il lavoro continuerà anche implementato. Grazie a tutti voi.

  2. Continuare il lavoro di Caprenne è meritorio ed estremamente gradito.Mi manca , pero’, un piccolo particolare ; particolare che aiutava anche a ” conservare ” la pellicola!

  3. Affrancarsi dal dramma del gay borghese alla Ozpetek non è facile, sopratutto quando scegli Napoli: fulcro di tradizioni, superstizioni, dialetto, machismo e poesia. Il territorio adolescenziale solo da poco è toccato nella recente filmografia con l’urgenza di piccoli adulti che si dibattano tra drammi di esistere e accettarsi, qui, attraverso il pretesto della piccola, sorella di uno dei 2 protagonisti, raggiunta dalla “chiamata”, viene mosso il cambiamento sulla relazione tra i due, fraterna e che deve per forza dirompere in qualcosa di più. Forse ingenuo a tratti, ma un film che guardi con piacere, gradevole e che fa ben sperare, in generale, sul modo di raccontare l’omosessualità nel nostro cinema.
    Rinnovo i complimenti, accodandomi, al progetto del blog, che, è nell’immensità di internet, un faro lungimirante di possibilità, film che altrimenti cadrebbero nel dimenticatoio o che ai più resterebbero sconosciuti, complimenti allo staff.

  4. Mi fa piacere che questo blog sia tornato vivo, e apprezzo pure la sezione recensioni, molto ben fatta questa, diversa da quelle dei siti che si occupano di cinema. Varrebbe la pena di spendere due parole sull’autore del romanzo da cui è tratto questo film, Vincenzo Restivo, giovane autore ma che ha già pubblicato 6 ottimi libri, io li ho letti (e adorati) tutti, e “La santa piccola” secondo me non è neanche il migliore. Nel film sono state cambiate alcune cose che fanno perdere un po’ di forza alla vicenda, ma rimane comunque più che buono.

    • Grazie Nicola. La Vostra soddisfazione è la nostra gratificazione, essendo tutto volontariato. Ti auguriamo una buona giornata e ti aspettiamo qui per le prossime pellicole 😉

    • Ti abbiamo risposto via mail. In futuro, per casistiche come questa, potete scrivere direttamente alla mail:caprenne23@outlook.com. Buone Feste!

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