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Reincarnate è un film del 2010 del regista thailandese Thunska Pansittivorakul (wikipedia.org/wiki/Thunska_Pansittivorakul), il quale nel 2017 ne ha prodotto una versione revisionata soprattutto nelle immagini e nei colori. Questa versione, da lui pubblicata su Vimeo, è quella che ho usato per la traduzione dei sottotitoli, impressi in inglese sul video.
Thunska Pansittivorakul si è diplomato in educazione artistica all’Università di Bangkok e ben presto ha allargato la sua attività artistica all’uso della telecamera, iniziando nel 1997 a fare piccoli film autoprodotti e partecipando con questi a dei concorsi. In uno di questi era presente nella giuria Apichatpong Weerasethakul (wikipedia.org/wiki/Apichatpong_Weerasethakul), il più famoso regista thailandese a livello internazionale. Apichatpong ha apprezzato molto il lavoro di Thunska e in seguito lo ha molto supportato, soprattutto nei festival internazionali che sono l’unico spazio nel quale Thunska Pansittivorakul ha la possibilità di presentare i suoi lavori: un regista invisibile in patria ma apprezzato nelle grandi manifestazioni internazionali.
In una recente intervista all’Asia Film Festival in Italia, Tunska ha dichiarato: “Anche se nella situazione attuale non posso far vedere i miei lavori in Thailandia, spero che in futuro possano essere utili almeno come testimonianza di quello che succede oggi”.

Thunska attraverso Reincarnate si oppone ad una legge della Thailandia che va ben oltre la censura; con questa legge mostrare certe cose (ad esempio atti sessuali) non è solo vietato, ma diviene anche reato. Il film inizia con un testo che è anche una presa di posizione: “Act 2008: in Thailandia è vietata la proiezione di tutti i film che mostrano rapporti sessuali o contengano scene che mostrano l’organo sessuale. Inoltre, l’Ufficio di censura può ordinare tagli o vietare film contro la moralità, che sovvertano la nazione o influenzino la sicurezza della nazione“.
Per un regista che nei suoi film sente impellente il bisogno di concentrarsi sulla passione fisica, c’è quindi un problema. Thunska sostiene che avrebbe rinunciare al cinema se non fosse stato in grado di seguire le sue motivazioni (artistiche e sessuali). Una proiezione pubblica di Reincarnate in un cinema in Thailandia è fuori discussione, il regista verrebbe subito arrestato.

Una storia d’amore gay. Una storia sotto forma di ricerca sperimentale, a metà strada fra il documentario e la finzione, probabilmente soprattutto un film politico.
Ma anche un film molto personale, con lo stesso regista che condivide con noi la sua vita e i suoi sentimenti, la sua passione personale nei confronti dell’attore protagonista, Panuwat Wisessiri. In varie scene Thunska mostra l’amore omosessuale tra maestro e allievo in maniera più esplicita che mai, mentre diverse scene criptiche rimandano alla oppressiva situazione politica thailandese.
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