PERSÉPHONE – I. Stravinskij – Teatro Real de Madrid (2012)

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Non c’è guerra che tenga, molti dei miei musicisti preferiti sono russi: Čajkovskij, Stravinskij, Šostakovič, Prokof’ev. Caso a parte Vladimir Horowitz, David Ojstrach e Svjatoslav Richter: tre immensi esecutori musicali ucraini, che oramai non devono essere più chiamati russi, ma appunto ucraini.

L’arrivo della primavera induce a voler evadere dall’inferno in terra scatenato in Ucraina dal regime del dittatore russo, niente di meglio per ridare speranza che rivivere l’antico mito greco di Persefone, che ogni anno riemerge dal gelo infernale a riportare la rinascita della primavera sulla terra.
Perséphone è una composizione di Stravinskij in tre parti composta fra il 1933 e gennaio 1934 su testo del poeta francese André Gide. Sebbene l’autore definisse Perséphone come “mélodrame”, in realtà si tratta di un’opera più complessa, ben lontana sia dalla tradizionale opera italiana sia da un semplice melologo; l’opera comprende infatti musica, canto, danza e recitazione.
L’opera fu commissionata a Stravinskij nel 1933 da Ida Rubinstein per la stagione del 1934 a l’Opéra di Parigi. L’idea era quella di far rivivere la meravigliosa triade del Teatro Greco: Poesia, Musica e Danza. Il testo è costituito da un dramma di André Gide ispirato al mito di Demetra, così come viene descritto nell’Inno a Demetra di Omero.
Come giudizio sulla musica di Stravinsky per Perséphone riporto quello lusinghiero dato da Robert Craft, direttore d’orchestra e biografo del compositore russo: «Perséphone trabocca di magnifiche innovazioni orchestrali. Mai un numero così ridotto di note di pianoforte fu utilizzato con un tal brio. Mai nessun compositore era riuscito a dare alla musica un tal rilievo tramite una strumentazione individuale ed elegante ad ogni frase dell’opera. Nel suo complesso l’opera – per citarne il testo – è fresca come “il primo mattino del mondo”».
L’esecuzione proposta è quella del Teatro Real di Madrid (2012) con la superba regia di Peter Sellars e la partecipazione di un ensemble di danzatori della Cambogia, che danno all’opera un gusto esotico orientaleggiante richiamante quello che poteva essere (ma non lo sappiamo) lo stile di danza dell’antica Grecia.

TRAMA
In genere nel caso di un film si evita di raccontare tutta la trama, per non togliere il piacere di scoprire il finale. In questo caso però l’intera trama è ben nota, trattandosi dell’antico mito di Demetra e Persefone che molti avranno stadiato anche a scuola, quindi di seguito la guida all’ascolto presa da Wikipedia:

PARTE PRIMA – Persefone rapita.
il sacerdote Eumolpo (tenore) invoca la dea Demetra, regina della terra, e ricorda come la figlia di lei Persefone (voce narrante) venne rapita. Nella rievocazione le ninfe circondano Persefone cantando e danzando, glorificando la Natura e la bellezza dei suoi fiori; quando appare il narciso Persefone si inchina sul fiore e lo coglie, nonostante gli avvertimenti di Eumolpo, e vede così il mondo degli Inferi con le sue anime tristi e disperate. Le ninfe incitano quindi la principessa a restare con loro, ma Persefone vuole portare conforto alle anime dei trapassati.
PARTE SECONDA – Persefone agli Inferi.
Narra del passaggio di Persefone nell’Ade e della sua unione con Plutone; Persefone rifiuta i doni di Plutone; quando Mercurio le offre un frutto del melograno per farle desiderare di tornare sulla terra, la principessa morde il frutto e viene presa da una grande nostalgia. Intanto sulla terra cambiano le stagioni, la primavera impallidisce e Persefone rimpiange di aver abbandonato la madre.
PARTE TERZA – Persefone rinata.
La principessa Persefone ritorna alla vita, si ricongiunge alla madre e allo sposo terrestre Trittolemo; intanto la natura sulla terra si risveglia come da un letargo, la primavera si colora di fiori. Persefone però sa di dover tornare nell’Ade dal suo sposo infernale perché il suo destino è anche quello di portare alle ombre un po’ di luce e di conforto; ella si incammina a lenti passi e volontariamente fa ritorno nel mondo tenebroso degli inferi; in tal modo ella porterà sia la luce alle anime degli Inferi, sia la primavera sulla terra.

La voce recitante di Persefone con il sacerdote Eumolpo.

L’alter-ego di Persefone nelle vesti di una danzatrice cambogiana.

Gli archi intervengono in scena.

Il danzatore cambogiano che impersona Plutone.

Danzatrici del balletto cambogiano.

Eumolpo con il coro dei bambini.

Organico

Tenore, coro misto, coro di voci bianche, voce narrante.
Orchestra di fiati, archi, percussioni, due arpe, pianoforte.

Cast

CAST
Peter Sellars | Regia
George Tsypin | Scenografia

Dominique Blanc | Perséphone
Paul Groves | Eumolpe

Danzatori del Amrita Performing Arts, Cambogia
Sam Sathya | Perséphone
Chumvan Sodhachivy | Déméter
Khon Chansithyka | Pluton
Nam Narim | Mercure, Démophoon, Triptolème

Coro di bambini del JORCAM Chorus
Coro e Orchestra del Teatro Real di Madrid
Andrés Máspero | Direttore del coro
Teodor Currentzis | Direttore d’orchestra

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Una risposta »

  1. Ecco il colpo: ci sono sempre ma con meno voglia di prima. Ho due o tre film pronti ma non trovo mai il momento per pubblicarli. Sto pensando di affidare la gestione del blog agli amici del gruppo cineforum di Bologna, tuttora molto attivi e volenterosi, lasciandomi magari la possibilità di pubblicare ancora se e quando ne avrò desiderio. Magari in altro momento cercherò di sviluppare alcune considerazioni, per ora tanto basta, grazie per l’affettuosa considerazione.

    • Claudio, l’importante che tu stia bene, e che non sia accaduto nulla di grave. Affidare la tua creatura, cosi tanto coccolata, ad altri o tenere per il momento tutto in standby passa in secondo piano; intanto ci fa piacere risentirti nuovamente, perchè, noi fruitori di questo blog, e penso di interpretare il pensiero di tanti, sentivamo seriamente la tua mancanza. Quando vorrai ci troverai qui, sempre pronti. Intanto grazie.

  2. Grazie per la premura ma non è successo assolutamente niente, salvo il fatto che mi sono distratto con altro cose, tipo l’orto primaverile e la sistemazione del giardino (si capirà che oramai sono un pensionato), poi come altre volte mi sono bloccato al momento di inserire sul blog le traduzioni già pronte: almeno a quello spero di rimediare presto, poi si vedrà!

  3. CHI MI HA PRECEDUTO HA SAPUTO ESTERNARE MEGLIO DI ME IL MIO PENSIERO, ANCHE SETTEMBRE STA FINENDO , OGNI GIORNO MI AUGURO DI TORVARE LA TUA MAIL CHE MI AVVISA DELLA PUBBLICAZIONE DI UN NUOVO LAVORO. GRAZIE IN ANTICIPO, ALESSANDRO

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